Stampanti HP e cartucce non originali

Stampanti HP e cartucce non originali: risarcimenti agli utenti, anche in Italia. Come ottenerlo

Un accordo tra Euroconsumers e HP chiude la vicenda delle cartucce non originali e della funzionalità Dynamic Security a bordo di diverse stampanti. HP ha stanziato 1,35 milioni di dollari per risarcire gli utenti che ne faranno richiesta, anche in Italia. Ecco come fare.

di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Settembre 2022, alle 09:21 nel canale PERIFERICHE

I possessori di determinate stampanti HP con tecnologia Dynamic Security in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo possono ricevere un risarcimento. È questa la sintesi di un accordo siglato tra Euroconsumers e HP. Dynamic Security è una tecnologia inserita da HP in alcune delle sue stampanti e che, in buona sostanza, impedisce di usare cartucce di ricambio di marca non HP sprovviste di circuiti elettronici originali o del chip di sicurezza che ne attesti l’originalità.

Euroconsumers ha sempre sostenuto che i consumatori non fossero stati adeguatamente informati sul comportamento di Dynamic Security, e questo avrebbe causato loro un grave danno. Ricordiamo che HP ha ricevuto a fine 2020 una multa di 10 milioni di euro dall’AGCM con un’analoga motivazione.

Altroconsumo, parte di Euroconsumers, fa sapere che “le parti hanno deciso di non procedere con ulteriori azioni legali ed hanno raggiunto un accordo in via amichevole. L’accordo non deve essere considerato come un riconoscimento di colpe o di illeciti da parte di HP né, allo stesso tempo, come un riconoscimento da parte di Euroconsumers dell’infondatezza delle sue richieste. L’accordo rappresenta, invece, la testimonianza dell’impegno di entrambe le parti a lavorare a vantaggio dei consumatori”.
In base all’intesa, HP ha costituito un fondo da 1,35 milioni di dollari per risarcire i possessori di alcune stampanti HP in ragione delle presunte perdite subite per la mancata consapevolezza sul funzionamento di Dynamic Security. “I consumatori in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo hanno diritto a ricevere un risarcimento dal fondo summenzionato se posseggono o erano in possesso di un modello di stampante HP tra l’1 settembre 2016 e il 17 novembre 2020“. Di seguito potete vedere l’elenco dei modelli coinvolti:

A quanto ammonta il rimborso? A illuminarci è sempre Altroconsumo. “Per ottenere il rimborso previsto dall’accordo, devi aver avuto un blocco della tua stampante in conseguenza del blocco da parte di Dynamic Security al momento dell’utilizzo di una cartuccia d’inchiostro non originale HP tra l’1 settembre 2016 e il 17 novembre 2020”. Inoltre, i consumatori non devono essere già stati risarciti per tale danno dal venditore delle cartucce non originali o da altri.

“Puoi ricevere un risarcimento forfettario che varia tra 20 euro, 35 euro e 50 euro, a seconda del modello di stampante, e ricevere anche un risarcimento aggiuntivo fino a 45 euro se fornisci le prove di eventuali altri danni subiti, che si va ad aggiungere all’importo del risarcimento forfettario. Questo risarcimento aggiuntivo potrà ammontare, al massimo, al prezzo pagato per un set completo di cartucce per la stampante in questione. Il risarcimento totale ha un tetto quindi di 95 euro per ogni consumatore o nucleo familiare richiedente“.

Per essere risarciti, dovete compilare e inviare il modulo di richiesta attraverso questa pagina su Altroconsumo; per farlo avete tempo fino al 6 marzo 2023. Se la richiesta sarà accettata, l’importo inizierà a essere liquidato a partire dall’1 aprile 2023.

“Se, alla fine del periodo per la richiesta di risarcimento, il valore totale delle domande pervenute eccederà 1,35 milioni di dollari, allora il valore dei risarcimenti individuali sarà ripartito proporzionalmente per permettere a tutti i consumatori aventi diritto di recuperare la loro quota proporzionale del risarcimento stabilito”, specifica Altroconsumo.

Al contrario, se il fondo istituito da HP e amministrato da Euroconsumers non verrà del tutto speso, il saldo residuo del fondo sarà usato a “vantaggio dei consumatori – tra cui, a titolo esemplificativo ma non esaustivo – per pagare campagne e simili attività nell’ottica dell’educazione, formazione e consapevolezza dei diritti dei consumatori in Belgio, Italia, Spagna e Portogallo – o per ricerca scientifica su materiali riutilizzabili, riciclabili e biodegradabili o qualsiasi altro obiettivo legato all’ambiente”.

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